Attualità
Josef Schütz, custode lager nazista, rischia 3 anni di carcere per 3.518 omicidi
ROMA – Josef Schütz, ingranaggio nella macchina nazista, aveva poco più di 20 anni quando mandò a morte 3.518 persone. I prigionieri sovietici del campo di Sachsenhausen li fucilò, era il 1942.
Dall’anno successivo, quando venne installata la camera a gas, si curò che gli altri, ebrei, omosessuali, oppositori politici, morissero di fame o per debilitazione fisica, o venissero gasati con lo Zyklon B. Josef Schütz, ex caporale della divisione Totenkopf (testa di morto) delle SS e guardiano del lager a Ovest di Berlino fino al ’45, ieri non ha avuto nemmeno il coraggio di guardare in faccia i sette sopravvissuti all’Olocausto e i nove parenti delle vittime, che erano in Aula per l’inizio del processo a suo carico. Li voleva sterminati.
Ora, all’età di 101 anni il prossimo novembre e dopo ottant’anni da quei crimini, si è finalmente seduto sul banco degli imputati. Ma non ha detto una parola. Si è nascosto dietro una cartellina blu, come se il mancato contatto degli occhi potesse coprire la sua colpa. «L’accusato non si esprimerà» sui reati contestati, ha messo in chiaro l’avvocato, Stefan Waterkamp. Rischia tre anni di carcere per 3.518 omicidi, ma otterrà probabilmente una pena simbolica, vista l’età avanzata. Una sentenza incredibile, che viaggia su binari totalmente diversi rispetto alle atrocità commesse.
Attualità
Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.
Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.
Attualità
Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna
La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.
Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.
Attualità
Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’
Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.
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